L’insonnia rappresenta il 90% dei disturbi del sonno ed è il più frequente tra i disturbi psichiatrici, interessando nella forma cronica dal 10 al 13% della popolazione italiana e nelle forme acute e transitorie fino al 60%. La prevalenza dell'insonnia e in particolare della scarsa qualità soggettiva del sonno aumenta con l'età.
Circa il 50% della popolazione anziana riferisce di soffrire di insonnia e di essere complessivamente insoddisfatta della qualità del sonno.
In questi ultimi anni, a causa della pandemia di COVID-19 i sintomi di insonnia sembrano aver superato la frequenza dei sintomi d’ansia o depressivi in Italia.
I disturbi (sintomi) causati dall'insonnia includono:
- difficoltà ad addormentarsi
- giacere svegli a letto, per lunghi periodi durante la notte
- alzarsi dal letto molte volte durante la notte
- svegliarsi presto la mattina e non riaddormentarsi
- non sentirsi riposati al risveglio
- difficoltà a fare un sonnellino durante la giornata pur sentendosi stanchi
- sentirsi stanchi e irritabili durante il giorno ed avere difficoltà di concentrazione
In alcune persone si possono verificare episodi di insonnia che vanno e vengono senza causare problemi seri. In altre, invece, l'insonnia può durare mesi e anche anni. In questi casi, l'insonnia persistente è associata a un significativo disagio diurno e a una compromissione del funzionamento diurno: influisce negativamente sul funzionamento psicosociale, fisico e lavorativo, sul funzionamento psicosociale, fisico e lavorativo, caratterizzato più comunemente da affaticamento ⁄ letargia, disturbi dell'umore, inefficienza cognitiva e disabilità motorie, disagio sociale e disturbi fisici non specifici.
Le proposte terapeutiche
Specialità farmaceutiche:
EUSOM – Melatonina 2 mg – compresse a rilascio prolungato
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Integratori alimentari: